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10 curiosità sul tennis

Ciò che nessuno vi ha mai detto sul tennis.

Sapete tenere un segreto?

Questa volta siamo pronti a lasciarvi letteralmente a bocca aperta: invece di parlarvi dei più importanti incontri di tennis che si disputeranno o che si sono disputati, proveremo a stupirvi raccontandovi alcune curiosità legate a racchetta e pallina. Sappiamo che non siete abituati a leggere un articolo che vi spieghi, ad esempio, perché la pallina da tennis sia gialla, ma vedrete che tale novità risulterà piacevole.

Cominciamo. Poco sopra abbiamo fatto cenno al colore della pallina: ebbene la pallina da tennis è gialla, o meglio hi-vis yellow, traducibile con “color giallo ad alta visibilità”, perché così è – appunto – facilmente visibile da atleti e spettatori anche quando si muove velocemente. A questo punto non possiamo non menzionare anche quest’altra curiosità: le palline da tennis sono in feltro perché grazie ai loro pelucchi possono agganciarsi meglio alla rete della racchetta. Non meno interessante è sapere da dove proviene il color rosso tipico di alcuni campi. È presto detto: da laterizi che contengono un’alta percentuale di ferro. E non è finita qui: vi siete mai accorti che per indicare il punteggio zero nel tennis si usa l’espressione “love”? Ma cosa c’entra l’amore con il nostro sport preferito? Il tennis deriva dalla pallacorda, o meglio dalla disciplina jeu de paume in cui si utilizzava una palla che aveva la forma di un uovo paragonabile a uno zero, uovo che in francese si dice oeuf, termine che inglesizzandosi è divenuto proprio love. Davvero interessante, come interessante sarebbe sapere chi nella storia vanta il servizio più veloce. A oggi il record spetta a Samuel Groth e ai suoi 263 km/h durante il Challenger di Busan del 2012.

Che cosa significa douce? Che cosa succede quando piove a dirotto? Ecco a voi le risposte.

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Le curiosità non finiscono certo qui: ce ne sono ancora 5 di cui dobbiamo parlarvi. Ricapitolando, il tennis non è solamente uno sport in cui virtuosi di racchetta e pallina si sfidano da soli o in coppia a colpi di diritto e rovescio, c’è molto di più. Questo sport ha, infatti, tanto da raccontare come per esempio il significato di douce. Voi sapete per caso come si traduce il termine douce? No, sbagliato, non è pareggio ma doppio, ovverosia il doppio punto che uno dei due giocatori deve realizzare per portare a casa il game durante la fase dei vantaggi. Probabilmente in pochi vi raccontano curiosità di questo genere, e siamo sicuri che in pochissimi vi avranno spiegato cosa succede quando piove a dirotto. In quel caso, l’incontro viene sospeso, gli addetti coprono con un telo il campo da gioco e i tennisti rientrano negli spogliatoi. E gli spettatori? Loro, volendo, possono assistere al nulla! Passiamo oltre che è meglio. Avete mai sentito parlare della “racchetta spaghetti”? Quest’invenzione di Edwin Fisher permetteva, grazie a una doppia cordatura, di dare alla pallina colpi forti e imprendibili. Siamo nel 1976 e questo tipo di racchetta fece scalpore perché dava di quegli effetti che dire ingestibili era un eufemismo! Vi siete mai chiesti quanto è durata la partita di tennis più lunga? Magari sì, ma nessuno probabilmente vi ha mai risposto, in quel caso ci pensiamo noi: 11 ore e 5 minuti. L’incontro infinito è quello tra John Isner e Nicolas Mahut durante il primo turno del torneo di Wimbledon 2010. Siamo giunti ormai all’ultima curiosità. Se credete che i tennisti da sempre indossino i pantaloncini per disputare un incontro vi sbagliate: il primo in assoluto è stato nel 1933 Bunny Austin durante il torneo internazionale Forest Hill. Da allora tutti hanno seguito questa moda. Allora com’è andata? Scoprire l’essenza del tennis e alcune sue curiosità non è stato forse intrigante?

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