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Z come… Ecco gli under-21 più promettenti in Champions League

Immaginate di poter viaggiare nel futuro e assistere ad una partita di calcio tra dieci anni, con i nuovi Lionel Messi e Cristiano Ronaldo e tutti quei talenti in campo che faranno impazzire milioni di tifosi in tutto il mondo. Ebbene, quel futuro potrebbe essere realtà già oggi. Basta dare uno sguardo all’attuale classifica dei migliori marcatori dell’edizione corrente della Champions League per vedere come ai primissimi posti di questa graduatoria vi siano due giocatori classe 2000 come Erling Håland del Borussia Dortmund e Ferrán Torres del Manchester City, due tra i più talentuosi rappresentanti della cosiddetta Generazione Z (ovvero i nati verso la fine degli anni novanta) che anche nello sport e, segnatamente, nel calcio, vuole a tutti i costi prendersi la scena contemporanea.

Sembra un paradosso, anche perché indicare con l’ultima lettera dell’alfabeto qualcosa di nuovo, anzi di nuovissimo, potrebbe trarre in inganno. Eppure, i post-millenial (o gli esponenti della Gen Z) del calcio europeo sono già pronti a fare il grande salto di qualità. Nelle ultime gare di Champions, infatti, almeno una decina di giocatori di età inferiore ai 21 anni sono stati protagonisti di un’azione da gol, iscrivendo il proprio nome nel tabellino dei marcatori o servendo il compagno di squadra per la chiusura in rete.

Generazione di fenomeni al Real e al Barcellona.

Della florida Generazione Z fa parte anche Ansu Fati, il talento classe 2002 del Barcellona che, neanche maggiorenne, lo scorso anno sul prato dello stadio San Siro di Milano contro l’Inter ha realizzato il suo primo gol in Champions League. Nessuno nella storia di questa competizione ha fatto meglio del nazionale spagnolo sinora, neanche quel Cristiano Ronaldo, miglior marcatore di sempre in Champions League, il cui primo gol nel torneo continentale più prestigioso arrivò addirittura all’età di 22 anni. Ansu Fati è stato anche il giocatore più giovane ad aver mai segnato in un Clásico, ovvero nella sfida delle sfide in Spagna, quella tra Barcellona e Real Madrid, ed il più giovane ad aver messo la sua firma su due reti in Champions League, di fatto staccando un mostro sacro come Kylian Mbappé che, sebbene giovanissimo (il francese campione del mondo è un classe 1998), è considerato già oggi uno degli attaccanti più forti in circolazione. La stagione della consacrazione del catalano potrebbe, però, tardare di un anno visto il tremendo infortunio (rottura del menisco) che terrà Fati lontano dai campi almeno fino alla primavera prossima.

Al Barcellona gioca e fa gol un altro talento non ancora maggiorenne come Pedro González López, al secolo noto con il nome di Pedri, gioiellino a cui Ronald Koeman sta dando sempre più spazio. Pedri, a differenza del coetaneo Fati, non è cresciuto nella Masia (ovvero la fucina dei talenti dei catalani che in passato ha sfornato fuoriclasse del calibro di Andrés Iniesta, Leo Messi e Xavi) ma è arrivato in blaugrana dal Las Palmas.

Restiamo in Spagna per parlare di Rodrygo Silva de Goes, attaccante brasiliano del Real Madrid che è più vecchio di Ansu Fati e Pedri di due mesi, ma che in otto match disputati in Champions League ha già messo a segno 5 gol (tra cui quello che ha condannato di recente l’Inter di Antonio Conte alla sconfitta). Rodrygo, dopo aver stupito tutti con la maglia del Santos in Brasile, è stato prelevato dalla Casa Blanca per la cifra di 45 milioni di euro e portato prima nella selezione giovanile delle merengues e poi subito nella prima squadra dove è diventato un punto fermo delle rotazioni di Zinedine Zidane.

La speranza italiana.

Scaricato un po’ troppo in fretta (seppur in prestito) dall’Everton di Carlo Ancelotti a ottobre e ripescato in extremis da Leonardo al Paris Saint-Germain, Moise Kean sta davvero stupendo tutti in questo inizio di stagione. L’azzurro non ancora 21enne, con la maglia del club parigino e nonostante una agguerritissima concorrenza nel reparto avanzato, si è conquistato un posto tra i titolari di Tomas Tuchel, ripagando il proprio allenatore a suon di gol. Sono già 5 nelle prime 7 uscite, di cui 2 in Champions League (doppietta all’Instabul Başakşehir); Kean a 20 anni e 8 mesi è diventato così il calciatore tricolore più giovane a segnare un gol nel massimo torneo continentale, superando il primato di Alessandro Del Piero (che segnò in Champions quando aveva 20 anni e 10 mesi).

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